Casa di Cura Villa dei Fiori: La soddisfazione di tanto impegno

Abbiamo il piacere e l’onore di pubblicare la lettera inviataci da una ex dipendente della Casa di Cura “Villa dei Fiori” di Mugnano di Napoli, la Signora Eleonora, avviata a lavoro su presentazione degli Uffici di Assistenza Sociale del Comune di Mugnano di Napoli, essendo la stessa rientrata nell’ambito delle iniziative di tutela prefettizie delle donne soggette a violenza privata.

La Lavoratrice ha poi deciso di trasferirsi in Regione del centro-nord Italia, con ambedue le figlie, per iniziare una nuova vita, rassegnando le volontarie dimissioni. In genere chi parte ha nell’animo di chiudere con il passato e, nel caso della Eleonora, avrebbe avuto tutte le ragioni. L’avermi pensato dimostra quale sincerità ha mosso il Suo scrivere. Il fatto di esserLe stato di aiuto, unitamente a tutta l’organizzazione Aziendale, nel ritrovare se stessa, è un motivo di vanto e della qualcosa ne sono fiero. La ringrazio per il riconoscimento e con la stessa speranza che anima il mio agire quotidiano convinto che prima o poi tutto si sistema. Quel che conta è rimanere nel bene e ciò è possibile sia per l’azione della Divina Provvidenza ma, anche, per l’impegno che il singolo profonde nel quotidiano della sua vita.

La Signora Eleonora ne è un esempio. La buona volontà è alla base del successo e senz’altro può dare i risultati più belli nel progressivo cammino che porta alla realizzazione del proprio Io. La differenza tra il Sud è il nord, cui la Lavoratrice scrive nella Sua lettera, risiede essenzialmente nel fatto che ancora, qui da noi, le cose sono affrontate anche ed ancora con il cuore, aspetto oramai raro nel nord dove il materialismo, almeno negli ambienti di lavoro, ha preso il sopravvento inequivocabilmente. Ed è proprio il cuore che muove le azioni di noi tutti di “Villa dei Fiori” il cui motto è “A qualunque ora Voi veniate troverete sempre luce, aiuto e comprensione umana”.

Grazie.
Nessun altro riconoscimento sarebbe stato così importante.
Filippo Tangari

Di seguito la lettera della Signora Eleonora >>

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Egregio Dott Tangari. Sono passati tre mesi da quando sono andata via dalla sua casa, Le scrivo per dirle che non c’è posto più bello dove abbia lavorato fino ad ora. Ora lavoro in una clinica privata accreditata e non c’è paragone con la sua Clinica, ma non parlo a livello compensativo poiché qui sono un O.S.S. e ho diverse mansioni che sto affrontando a testa alta grazie alla preparazione che ho avuto nella sua Clinica, ma parlo a livello umano e quello non ha prezzo. Qui dove lavoro i proprietari sono invisibili, ci sono i delegati che interagiscono con i dipendenti e le cose vi assicuro non sono delle migliori, ognuno tira l’acqua al proprio mulino, da premettere che sono al nord dove la Sanità viene sopravvalutata e sicuramente a mio parere, dato che ci lavoro, non hanno tutta questa preparazione e bravura. Dottore Lei è una Grande persona perché si confronta direttamente con il suo personale sia per le cose positive che negative, ha la giusta severità che serve a far sì che le regole vengano rispettate, E questo non è poco, anzi forse è il segreto per una buona crescita. Sicuramente è solo la mia umile opinione dato che mi ritengo cresciuta lavorativamente e umanamente nella sua Clinica, e ne sono orgogliosa, Ho avuto dei bravi maestri partendo dal primo piano con suor Agnese, arrivando in sala operatoria. La sala operatoria è nel mio cuore, Ringrazio le colleghe e colleghi per quello che mi hanno insegnato con i sacrifici e la complicità con il sostenersi e l’aiutarsi, la sala operatoria non è semplice e lì ci sono persone che si affannano per portarla avanti e veramente meritevoli, fanno tutto ciò anche per la riconoscenza e il rispetto che hanno per Lei. Avete dei Dottori che sono di una preparazione assoluta, e non lo dico tanto per, ma a confronto della realtà che sto vivendo qui. Sono stata fortunata ad entrare in sala operatoria dove lavorativamente sono riuscita a crescere con lacrime e sorrisi e so di aver appreso molto, non ho mai rifiutato di crescere professionalmente e umanamente, ho provato il reparto Covid con grande entusiasmo e ne sono uscita forte. Ho sempre pensato che le paure si affrontino. L’unica cosa che mi rende un po’ triste è non sapere se troverò mai un posto come quello dove so di essere stata bene. Ci sono stati anche dei periodi e situazioni difficili ma ho sempre pensato che quando i miei colleghi avevano dei problemi, dovevano esporli magari non erano così irrisolvibili, Anche perché io qualsiasi problema ho avuto non mi è mai stata chiusa la porta, anzi il dott Musella ha sempre cercato di trovare la soluzione migliore. Sono stata in una grande famiglia e ne sono fiera, abbiamo affrontato difficoltà e stanchezza sostenendoci a vicenda, avete lì un tesoro e ne siete meritevole poiché avete scelto persone umane e grandi lavoratori. Complimenti alla vostra bellissima Famiglia. Con un po’ di malinconica. Un mio umile pensiero. Quando si perde il buono, difficilmente ci si accontenta, se potessi ritornerei subito. Non so il futuro cosa mi riserva ma so di sperare che la vita mi conservi un’altra famiglia come la sua. La mia riconoscenza per la donna che sono oggi.
Distinti saluti.
Eleonora


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