HCI Italia: Comunicato Liste di attesa 16.05.2022

Con DGRC n. 215 del 4/5/2022, avente per oggetto “Assegnazione per l’esercizio 2022 dei volumi massimi di prestazioni e dei correlati limiti di spesa alle strutture sanitarie private accreditate per l’assistenza specialistica ambulatoriale: modifiche e integrazioni alla DGRC n. 599 del 28 dicembre 2021”, consultabile cliccando qui, la Regione ha inteso rivedere i budget precedentemente definiti sulla scorta della produzione dei Centri Accreditati per l’assistenza ambulatoriale territoriale sulla media ponderata annualità 2020/2021 (annualità interessate dalla pandemia Sars-CoV-2). La revisione ha confermato il novativo sistema dei tetti di struttura ed ha lievemente aumentato i budget messi a disposizione per la copertura del fabbisogno del territorio. In particolare:

– i nuovi tetti, a differenza di quelli indicati nella DGRC 599/21, sono stati calcolati dalle AA.SS.LL. in base al fatturato liquidabile, e quindi al netto di prestazioni rese oltre data, oltre tetto o eccedenti il costo medio;
– l’importo è stato determinato in base alla media dei due migliori esercizi del periodo 2018-2021, corretta nei limiti dei tetti di branca assegnati;
– Rispetto alla programmazione provvisoria dei tetti di spesa 2022, sono stati attribuiti in aggiunta Euro 33.000.000, comprensivi delle risorse stanziate dalla legge di stabilità e da economie su fondi Covid, ripartiti tra le varie Asl e branche; dove i maggiori incrementi riguardano la patologia clinica (+ 10ml), la radiologia (+14ml) e la cardiologia (+4ml);
– Per i nuovi soggetti accreditati è stato attribuito un tetto di spesa in base alla valutazione del budget di situazioni similari;
– Una quota del tetto complessivo pari al 3% è stata destinata per prestazioni extra tetto in regressione tariffaria da erogarsi all’esaurimento del tetto assegnato con utilizzo indistinto e remunerazione minima nella misura di almeno il 30%;
– Un altro piccolo fondo pari al 2% del tetto è stato assegnato alle Asl per i nuovi accreditamenti e rettifiche dei tetti individuali in caso di errori di determinazione.

Con Decreto Dirigenziale della DGTS n.173 del 4/05/2022 “Presa d’atto dei dati 2018, 2049, 2020 e 2021 ( solo Budget ordinario ) di produzione dei Centri Privati accreditati per le branche di: Laboratorio di Analisi; Diabetologia; Branche a visita; Cardiologia; Medicina Nucleare; Radiologia e Radioterapia trasmessi dalle ASL in ottemperanza alle disposizioni stabilite nell’allegato A – Nota Metodologica alla DGRC n. 599 del 28/12/2021 – Integrazione e Rettifica”, consultabile cliccando qui, è stata inserita la documentazione relativa alla base di calcolo dei singoli tetti di modo che chi riscontra degli errori possa chiederne la correzione alla ASL che dovrà definire il tutto entro giugno p.v. e comunicare i risultati alla Regione.

Si comunica, altresì, che con le:

DGRC n. 209 del 4/5/2022 – Rimodulazione del Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa adottato con delibera numero 353 del 04/08/2021 – è stato approvato il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa in sostituzione del Piano Operativo precedentemente approvato con deliberazione n. 353/2021. Con la DGRC 209/2022 sono state individuate risorse finanziarie aggiuntive per il recupero di prestazioni non erogate a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, che saranno assegnate alle AA.SS.LL. con successivi provvedimenti, da destinare alle strutture private accreditate per l’assistenza ospedaliera e per l’assistenza specialistica ambulatoriale. È stato stabilito che le AA.SS.LL. elaborino, nel termine di 30 giorni, il proprio “Piano Operativo Aziendale di recupero delle liste di attesa” da inviare alla Direzione Generale per la Tutela della Salute che ha il compito di effettuare successivamente il monitoraggio dell’efficacia delle azioni programmate e finalizzate all’allineamento dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali e di ricovero erogate in regime istituzionale rispetto al regime di libera professione intramuraria. Nel punto 6.2 del Piano Operativo allegato alla deliberazione viene sottolineato il coinvolgimento delle strutture private accreditate sia per la significativa entità delle prestazioni di ricovero e specialistica ambulatoriale da recuperare, sia perché è stato rilevato che in alcune branche della specialistica ambulatoriale le strutture private accreditate assicurano già normalmente circa l’80% della produzione annua di prestazioni, e, pertanto, l’esclusione di tali strutture rappresenterebbe un grave handicap nel perseguimento degli obiettivi del Piano Regionale di recupero delle liste di attesa.

DGRC n. 210 del 4/5/2022 – Approvazione del fabbisogno regionale di prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale e degli obiettivi di produzione per le aziende sanitarie pubbliche per gli anni 2022/202 – è stato approvato il Prospetto di Aggiornamento del fabbisogno regionale di prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale per gli anni 2022 e 2023 e degli obiettivi di produzione per le Aziende Sanitarie Pubbliche. La delibera sostanzialmente aggiorna l’analisi del fabbisogno di prestazioni ambulatoriali per gli anni 2022 e 2023, assegnando alla Aziende Sanitarie pubbliche specifici obiettivi di produzione al fine di riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato accreditato nell’assistenza specialistica ambulatoriale. Tanto a seguito di un confronto effettuato dalla Regione Campania con le regioni benchmark (Emilia-Romagna, Marche, Piemonte, Umbria e Veneto) dal quale è emerso – rispetto a quanto accade nelle richiamate regioni – un sbilanciamento a favore del privato nella ripartizione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale,

Sulla base di questi atti normativi, se tutta l’implementazione prevista dalla Regione Campania dovesse essere realizzata, con la necessaria collaborazione di tutti i partecipanti al complesso meccanismo assistenziale, è verosimile prevedere che nell’annualità 2023 l’intervallo tra risorse disponibili, nell’integrazione sempre più auspicabile dei servizi pubblici-privati, e domanda di salute del territorio, sarà sempre più ridimensionato.


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