Gli innesti dermo epidermici permettono di risolvere le lesioni trofiche difficili degli arti inferiori anche quando sono state riscontrate serie difficoltà di guarigione con altre terapie o con medicazioni avanzate.
La percentuale di guarigione delle ulcere degli arti inferiori trattate con innesti dermo epidemici omologhi (da donatore) è oggi molto alta grazie alla esperienza maturata e alla possibilità di associare terapie complementari, in particolare quando la situazione è complicata da una positività alla epatite C, dal diabete, da una cattiva circolazione e da tutte quelle situazioni che possono ritardare la crescita cellulare.
La risoluzione rapida della sintomatologia dolorosa, che tortura di frequente i pazienti affetti da ulcere degli arti inferiori tanto da definirle “ulcere arrabbiate”, ne fa, oggi, da parte nostra la terapia di prima scelta di fronte a questo problema.
Nella quasi totalità dei casi trattati nel giro di 24 ore la sintomatologia dolorosa regredisce completamente. L’intervento è molto semplice, non presenta nessun rischio e può quindi essere effettuato su pazienti molto anziani e debilitati, consiste nel pulire bene la lesione (in anestesia locale) e coprirla con derma proveniente dal Centro dei trapianti di cute della Università di Siena con il quale abbiamo portato avanti in questi ultimi anni una vasta esperienza.
Nessun rischio di incompatibilità o di infezione in quanto il derma che impiantiamo è privo di vascolarizzazione e non determina, quindi, una reazione anticorpale e le verifiche e i trattamenti cui viene sottoposto lo rendono immune da infezioni.
Da segnalare la ripetibilità della metodica che non comporta rischi o problemi.
Prof. Lanfranco Scaramuzzino
Chirurgo vascolare – Napoli