Casa di Cura Ospedale Internazionale – Punto Nascita 2024 – Le Nascite secondo la Classificazione Robson

Al fine di documentare l’attività erogata nel nostro Punto Nascita abbiamo il piacere di pubblicare, a seguire quelle delle annualità 2020 2023, la Classificazione di Robson relativa al 1^ trimestre 2024, Classificazione che riguarda “tutte le donne” che partoriscono nella nostra Struttura e non solo per le donne che partoriscono con parto cesareo. È una classificazione perinatale completa di cui diamo anche notizia nella “Relazione Annuale consuntiva sugli Accadimenti verificatisi all’interno della Casa di Cura Ospedale Internazionale S.r.l., unipersonale, di Napoli (articolo 2, comma 5 Legge 24/2017 cosiddetta legge Gelli)”, consultabile cliccando sul link Gestione del Rischio Clinico – “Modello Organizzativo di gestione e controllo”.

Dall’esame della casistica clinica il tasso di Tagli (Parti) Cesarei in primigravide non ha superato, per media ponderata, per le annualità precedenti, il tasso, al netto dei casi con diagnosi clinica “certa” e della autodeterminazione, è stato per del 35,72% del totale di tutte le primigravide. Percentuale che si discosta dai paramenti ministeriali di cui al Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) che rappresenta lo strumento che consente, con le numerose informazioni ad oggi disponibili sul Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), di verificare – secondo le dimensioni dell’equità, dell’efficacia, e della appropriatezza – che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA). Tra di essi l’indicatore H18C (Percentuale parti cesarei primari in maternità di II livello o comunque con >=1.000 parti) che misura la frequenza di ricorso al parto cesareo tra le donne che non hanno mai effettuato un taglio cesareo in precedenza, che è stabilito in <= 25%.

Si precisa che dal 4 agosto 2023 le attività di ostetricia sono state temporaneamente sospese per i lavori di riqualificazione e adeguamento del Blocco Parto e Nido di cui al Parere Preventivo rilasciato dal Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica – della ASL Napoli 1 Centro.

Dopo l’iter procedurale, di cui si è data notizia in altra sezione del portale, confermata la conformità e idoneità delle opere realizzate, la corrispondenza alle regole di buona tecnica e la presenza dei requisiti organizzativi e funzionali specifici per l’attività di ostetricia, la stessa riprendeva a far data dal 14 febbraio 2024.

Per l’opportuna informativa, pertanto, siamo ad allegare:
– PRESENTAZIONE esplicativa Classificazione Robson 1 trimestre 2024 >>

– RELAZIONE alla Classificazione Robson 1 trimestre 2024 Ospedale Internazionale >>

Documentazione elaborata dal nostro dottore Pietro Ottomano, Consulente medico in staff alla Direzione Sanitaria, al quale va il nostro ringraziamento.

Nel 1^ trimestre 2024 sono state assistite 34 primigravide, su eventi 80 parti totali, di cui:
15 hanno partorito con parto spontaneo (sia spontaneo che indotto)
19 hanno partorito con parto cesareo (da far notare che in 10 casi la procedura chirurgica rappresentava urgenza indifferibile).

Di questi 19 tagli cesarei:

01 casi con diagnosi che impongono l’inesorabile ricorso al parto cesareo (casi che presentavano una malposizione fetale e/o quelli che avevano una gravidanza multipla – diagnosi “certa”)
03 casi per esercizio del diritto all’AUTODETERMINAZIONE (che rappresenta altra indicazione inesorabile al parto cesareo e sulla quale nulla può la Struttura essendo la scelta racchiusa nell’ambito del rapporto medico/paziente) riconducendo i parti cesarei in primigravide, potenzialmente “impropri”, a soli 15 casi.

Le primigravide, del 1^ trimestre, che hanno specificatamente richiesto di essere sottoposte a parto cesareo, esercitando il diritto all’AUTODETERMINAZIONE, rappresentano 03 casi assistite in regime privato a seguito dell’emanazione della Circolare n. 4/2023 con la quale si è sancito che l’autodeterminazione rientra nell’ambito della chirurgia volontaria – clicca qui – per leggere la Dichiarazione della donna autodeterminata in video-audio registrazione rev. 0 06.2023).

Un risultato da non sottovalutare che dimostra l’impegno strutturale ed operativo di tutte le Maestranze nel garantire in continuità dei processi assistenziali nell’osservanza dei dettami deontologici e di programmazione sanitari impartiti dal DCA n. 16 del 16.02.2015 all’oggetto: <Accordo Conferenza unificata (n. rep. atti 137/CU) sul documento concernente “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e della appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”.

Per approfondire l’argomento si rende noto che il Ministero della Salute ha pubblicato il rapporto annuale 2022 sull’evento nascita. Otto mamme su dieci partoriscono in Istituti di cura pubblici ed equiparati, Il 62,8% dei parti si svolge in strutture con almeno mille parti annui, il 7,1% in strutture con meno di 500 parti annui. Il tasso di natimortalità è pari a 2,52 nati morti ogni mille nati, per approfondimenti cliccare qui >>

Infine, si segnala il Rapporto sull’attività Punto Nascita 2023 che può essere letto cliccando qui >> dal quale poter desumere una serie di informazioni materno-infantili relative alla nostra attività e finalizzate alla informazione per la libera scelta del luogo di cura.

NOTA COVID-19:

Con il 1° aprile 2022 l’Emergenza Sanitaria Nazionale da pandemia Sars-CoV-2 è venuta a cessare ma l’implementazione dei sistemi di sicurezza, prevenzione e protezione sono rimasti validi ed operativi per tutte le Strutture Ospedaliere. In tal senso la Casa di Cura “Ospedale Internazionale” S.r.l., unipersonale, ha confermato l’organizzazione dei servizi di diagnosi e cura nonché quelli di astanteria/accettazione e pronto soccorso ostetrico. Unica variazione, indotta da disposizione della Direzione Generale Tutela Salute Regione Campania, che i tamponi molecolari sono stati sostituiti, attesa la loro equiparazione, da tamponi antigenici a totale carico della Casa di Cura.

La Legge 30 dicembre 2022 n. 199 – Conversione con modificazioni D.L. 31.10.2022 N.162 – ha apportato una rilevante modifica in tema di accesso alle strutture sanitarie, definitivamente abrogando, all’art. 1 bis del DL 1 aprile 2021 n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021 n. 76, i commi 1 bis, 1 ter, 1 quater, 1 quinquies, 1 sexies, 1 sexies.1, e 1 septies, che consentivano l’accesso alle strutture sanitarie esclusivamente ai familiari e ai visitatori muniti di certificazione verde (green pass) e tampone antigenico/ molecolare negativo.

Secondo il disposto della citata norma, le Direzioni Sanitarie, che si rendono responsabili, nel rispetto delle misure necessarie alla prevenzione del contagio da Covid 19 e a condizione che siano assicurate idonee misure di protezione individuale, “garantiscono la continuità delle visite da parte dei familiari con cadenza giornaliera, consentendo loro anche di prestare assistenza quotidiana nel caso in cui la persona ospitata sia non autosufficiente”.

In tal senso la nota della Direzione Generale Tutela Salute del 2 maggio 2023 prot. 226697 del 2.5.2023 misure anti covid (clicca qui per leggere >>).

Si conferma, pertanto, sussistendo l’obbligo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie ed attesa l’implementazione del rooming-in, che il visitatore/accompagnatore, non essendo più in nostra facoltà il controllo dello stato vaccinale, sia sottoposto a tamponamento a tempo zero (cioè al momento dell’accesso onde dare atto dell’assenza di contagio) con esito negativo, fermo l’utilizzo obbligatorio dei dispositivi di protezione delle vie aeree (mascherine), può accedere ai reparti di degenza. Rimangono validi gli orari di accesso e le modalità di permanenza (un unico accompagnatore, dello stesso sesso se in degenze multiple, in orari notturni, per paziente degente).


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