Rapporto attività Punto Nascita Anno 2024

Anche quest’anno abbiamo il piacere di pubblicare, con soddisfazione, il Rapporto delle Attività del Punto Nascita dell’Ospedale Internazionale.

Dal documento, relativo all’anno 2024, possiamo constatare, che, anche rispetto all’anno precedente, le Pazienti Gravide hanno scelto la nostra Struttura con fiducia e consapevolezza.
Questo conferma del trend è dovuto non solo all’accoglienza ed all’ospitalità che Loro Stesse ricevono, ma anche e soprattutto alla percezione evidente che tutto il Team dell’area materno infantile è a Loro completa disposizione nel supportarLe per l’evento nascita con la massima disponibilità e professionalità.

Il senso di soddisfazione nasce dalla constatazione che l’impegno nella Formazione continua di tutti i professionisti impegnati, e l’attenzione del Management Aziendale alle attese delle Utenti, ha dato i propri frutti, determinando una riduzione del tasso dei tagli cesarei, in via generale, a favore del PARTO NATURALE. Nell’anno 2024 il tasso di parti cesarei della nostra Casa di Cura si attesta, per tutte le donne, primi gravide (546) e pluripare (596), ad una percentuale del 46,40%.

Come riferito in precedenza la Casa di Cura “Ospedale Internazionale” S.r.l., unipersonale, di Napoli ha avviato, nel corso dell’anno 2023, un Progetto Riqualificazione del Gruppo Parto-Nido che ha trovato compimento nello scorso mese di novembre.

Il 28 febbraio 2024, dopo l’emissione degli opportuni provvedimenti di collaudo e verifica amministrativa, l’attività di ostetricia è stata ripresa regolarmente. Al fine della migliore identificazione della peculiarità dell’assistenza materno-infantile si è deliberato di separare la responsabilità medica dell’Unità Operativa nominando Medico Responsabile, del settore ostetricia, il Dottore Agostino Menditto e confermando, per il settore ginecologia, il Dottore Francesco Rigatti.

In via programmatica la Casa di Cura è in prosieguo di attività strutturali per la realizzazione di una terza sala operatoria nel Blocco Operatorio di modo che la STPP01 – attualmente destinata a Sala Operatoria esclusivamente per le emergenze ostetriche H24 – possa essere riattribuita alla funzione per la quale è stata progettata in prima istanza (tre STPP sono previste per Punti Nascita con un numero di parti annui > 1.500 ferma la classificazione di 1^ livello, inquadrandosi come unità che assistono gravidanze e parti, in età gestazionale >/= 34 settimane, in situazioni che non richiedono presuntivamente interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevato tipiche del II livello per la madre e per il feto e per il quale il numero di parti > 1.000/anno non cambia la classificazione, ferme le attribuzioni cliniche dell’Utenza, ma ne accresce la qualità prestazionale).

Nell’anno 2024 sono state assistite 546 primigravide, su eventi 1142 parti totali, di cui:
– 324 hanno partorito con parto spontaneo (sia spontaneo che indotto)
– 222 hanno partorito con parto cesareo (da far notare che in 77 casi la procedura chirurgica rappresentava urgenza indifferibile).

Di questi 222 parti cesarei:
23 casi con diagnosi che impongono l’inesorabile ricorso al parto cesareo (casi che presentavano una malposizione fetale e/o quelli che avevano una gravidanza multipla – diagnosi “certa”)
45 casi per esercizio del diritto all’AUTODETERMINAZIONE (che rappresenta altra indicazione inesorabile al parto cesareo e sulla quale nulla può la Struttura essendo la scelta racchiusa nell’ambito del rapporto medico/paziente) riconducendo i parti cesarei in primigravide, potenzialmente “impropri”, a soli 154 casi.

Le primigravide, dell’anno 2024, che hanno specificatamente richiesto di essere sottoposte a parto cesareo, esercitando il diritto all’AUTODETERMINAZIONE, rappresentano 45 casi (pazienti assistite in regime privato a seguito dell’emanazione della Circolare n. 4/2023 con la quale si è sancito che l’autodeterminazione rientra nell’ambito della chirurgia volontaria)-

Dall’esame della casistica clinica il tasso di Tagli (Parti) Cesarei in primigravide non ha superato, per media ponderata, per le annualità precedenti, il tasso, al netto dei casi con diagnosi clinica “certa” e della autodeterminazione, è stato per del 33,720% del totale di tutte le primigravide. Per l’anno 2024 il tasso di Tagli (parti) Cesarei in primigravide non ha superato, per media ponderata, il 28,22% del totale.

Due importanti novità introdotte nell’anno 2024:

PROCEDURA DEL RIVOLGIMENTO PODALICO (VERSIONE CEFALICA PER MANOVRE ESTERNE):
La presentazione podalica del feto rappresenta la più comune malpresentazione in gravidanza. La testa del feto anziché essere impegnata nella pelvi materna è rivolta verso il fondo dell’utero e così la parte che il feto presenterà per prima sarà il podice. Si possono avere diverse varianti di presentazione podalica: presentazione podalica completa (natiche e piedi) o presentazione podalica incompleta (varietà natiche, varietà piedi, varietà ginocchia, varietà miste).

La presentazione podalica del feto in Italia si verifica nel 4% dei feti singoli a termine, con un’incidenza che aumenta al diminuire dell’epoca gestazionale.

Per molti anni la questione relativa alla modalità di parto più appropriata in caso di presentazione podalica a termine è stata controversa in quanto la letteratura internazionale tende a dichiarare che un cesareo pianificato rispetto ad un parto vaginale abbia un ruolo nella riduzione della mortalità perinatale e morbosità neonatale, a discapito di un aumento della morbosità materna.

La “versione cefalica per manovre esterne”, comunemente chiamata “rivolgimento podalico”, è una manovra che, con delle manipolazioni esterne del feto sull’addome materno, converte la presentazione da podalica a cefalica.

Si pratica dalla 36 settimana in poi.

Dalla letteratura emerge che con tale intervento è stata ottenuta una riduzione statisticamente significativa delle nascite in presentazione non cefalica e dei tagli cesarei.

Il tasso esiguo di complicazioni legate alla manovra e la sua efficacia nell’aumentare le presentazioni cefaliche e ridurre conseguentemente la necessità del taglio cesareo rendono la versione cefalica esterna l’opzione raccomandata unanimemente, in caso di presentazione podalica, in diverse linee guida: Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) e la Royal Dutch Organization of Midwives (KNOV) con la Dutch Society of Obstetrics and Gynaecology (NVOG)

IMPIANTO: VASCA PER IL TRAVAGLIO e PARTO IN ACQUA:
Vasca modello Bensberg completa di struttura autoportante, gonna esterna con rubinetteria, miscelatore, deviatore a tre posizioni e doccia a mano integrata, zoccolo, dotata di due maniglie in acciaio, fornitura di sistema di disinfezione acqua in entrata nella loro versione ad utilizzo, sia per vasca che per doccia, macarone amovibile, completa di grosso scarico in rame DN63/70 per lo scarico d’emergenza, di troppo pieno con sistema a sensore Aquastop. Cuscino poggiatesta.

Si rinvia all’analisi della Classificazione Robson dei Tagli Cesarei, secondo il rischio clinico, illustrata nel corpo del Rapporto Attività Punto Nascita ed anche analizzata in altra sezione del portale disponibile a questo link >> 

Tali risultati, conseguiti anche con una Formazione Avanzata – Teorico/Pratica, fondata sull’uso di simulatori/plastici dedicati, come nel caso dei Corsi di “Gestione delle Emergenze Ostetriche” giunti alla IV edizione nel 2019 (sospeso per emergenza Sars-CoV-2 negli ultimi quattro anni) di cui il nostro Punto Nascita si è reso promotore ed al contempo fruitore, rassicurano le nostre Utenti ed incoraggiano Tutti gli Operatori.

Al link che segue è disponibile per il download Rapporto Nascita Anno 2024 >>